CONFRATERNITA DELLA SS. TRINITA'

La sede originaria della Confraternita della Trinità era la chiesa della Trinità, posta all'ingresso della città, subito dopo la seconda porta di Sant'Agostino, trasformata poi nel decennio tra il 1950 e il 1960 in abitazione Crocoli-Carboni. Di essa è possibile ammirare in cattedrale il bellissimo quadro seicentesco, collocato nella cappella del fonte battesimale e l'altare dov'è esposta la statua di Sant'Egidio, qui trasferito quando la chiesa venne sconsacrata, e il quadro di San Giuliano, fatto dipingere dalla Corporazione dei Barcaroli e Calafati, collocato ora nella chiesa di San Francesco.
Da allora la sede della Confraternita venne trasferita nella chiesa di San Biagio, anch'essa affidata alle sue cure, così come il piccolo Santuario della Trinità, sotto la rupe di San Bernardino.
La compagnia della Santissima Trinità, sacco e cappuccio rosso, è anch'essa una delle più nobili e antiche, e una delle più attive non solo sul piano religioso, ma anche sul piano sociale e artistico.
A parte la chiesa che essa stessa si era costruita, aveva fondato, con il patrimonio a lei lasciato dal cittadino Simone Alonio nel 1667, l'Ospedale dei Convalescenti nella casa che, come abbiamo già detto, si affaccia, con la sua deliziosa loggietta, sulla piazza dove è la chiesa di Sant'Agostino, accanto alla chiesa di Santa Croce.
Nel 1867 la Confraternita della Trinità, chiese che il proprio ospedale venisse unito a quello di Santa Croce.
La Confraternita della Trinità, unitamente a quella di Santa Croce possiede la suppellettile più preziosa per la processione del Venerdì Santo. Da ammirare particolarmente due lampioni settecenteschi di solida e raffinata fattura.

- Testo tratto dal sito http://www.hortae.it.